mercoledì 22 febbraio 2017

Primo trapianto di testa al mondo

Il neurochirurgo ora cerca fondi - Contestualmente all’annuncio il neurochirurgo ha lanciato un appello a tutti i miliardari russi, nonché al fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, invitandoli ad "investire fondi per rendere possibile il primo trapianto di testa nella storia del pianeta", secondo alcuni definibile anche trapianto di corpo. "Abbiamo dimostrato la validità del protocollo - ha detto l’esperto - e alcune riviste scientifiche hanno accettato i nostri articoli in cui spieghiamo il metodo usato". Per il primo esperimento sull’uomo c’è già un volontario, un russo che risponde al nome di Valery Spiridonov. Il giovane, affetto da una rara malattia genetica, riceverà il nuovo corpo nell'ambito di un'operazione che verrà condotta a ritmi serrati.




Roma, durante la protesta spunta un tirapugni

"Da stamattina stiamo assediando Parlamento e sede nazionale Pd - ha affermato nella nota Alessio Costantini, responsabile romano di Forza Nuova - per sostenere la sacrosanta battaglia unitaria dei tassisti e dei venditori ambulanti anti-Bolkestein contro le politiche turboliberiste che affossano i lavoratori italiani in favore delle grandi multinazionali. C'è stata forte tensione, perché le forze dell'ordine volevano impedirci di raggiungere la sede del Pd, ma non molliamo. Siamo in prima linea per difendere i diritti del lavoratori italiani!". 


lunedì 20 febbraio 2017

Lui manifesta, viene preso con l'idrante!




L'insetto che tutti mangiamo (senza saperlo)

La cocciniglia è uno dei coloranti più antichi. E anche dei più sani, nonostante sia fatta di animaletti tritati. 

In Italia è noto come E 120.

Tra tutte le sostanze esistenti, ce ne sono ben poche da cui si può ricavare un rosso intenso come quello nella foto. È il colore dei rossetti e dei fard, degli yogurt e dei succhi ai frutti rossi, e, fino al 2012, dei frullati alla fragola di Starbucks. Il motivo per cui i clienti della catena non hanno più gradito? La natura del composto, a base di insetti polverizzati.

Il chimico George Zaidan studia ciò che è dentro al cibo che mangiamo e agli oggetti che usiamo. La polvere nella foto, che compare molto spesso nelle sue indagini, è un estratto di cocciniglia, ricavata dall’insetto omonimo e usata come colorante da secoli. Nell’Ottocento i chimici scoprirono il modo per produrne un’alternativa sintetica, ma poiché i consumatori del nuovo millennio prediligono ingredienti “naturali”, oggi gli insetti sono tornati in auge. 

Ma mangiare un estratto di insetti polverizzati è rischioso? Per la FDA, l’ente del governo degli Stati Uniti che  controlla cibi e farmaci, la risposta è no. La pensano così anche tutti quelli che in Ghana, Papua Nuova Guinea e Bali si nutrono occasionalmente di termiti, larve e libellule. L’FDA ha una tolleranza 
piuttosto alta riguardo il contenuto di insetti nei cibi: fino a 60 afidi ogni 100 grammi di broccoli congelati e 550 frammenti di insetti per una confezione media di pasta. A quanto pare, per gli ispettori è inevitabile trovare insetti nel cibo.

Negli Stati Uniti l’uso della cocciniglia ha ben poche restrizioni, purché venga etichettato in maniera trasparente (in Italia è riconoscibile come E 120) e senza eufemismi come “colorante naturale”. Per alcuni produttori di alimenti, disporre di un colorante ecologico, affidabile e di colore acceso è una gran comodità. La difficoltà è più che altro psicologica, ma secondo Zaidan, i consumatori dovrebbero superarla. «Non fa male al nostro corpo», dice. «Basta non pensarci».

domenica 19 febbraio 2017